Vivere non è un gioco da ragazzi, anticipazioni 15 maggio: Lele nei guai
Lele si mette nei guai provocando, senza volere, la morte dell’amico Mirco.
Vivere non è un gioco da ragazzi, la nuova fiction Rai ideata dai produttori di «Mare fuori», prenderà il via lunedì 15 maggio 2023 alle 21:25 su Rai Uno con la messa in onda della prima puntata. In questo primo appuntamento, Lele, un giovane studente di 18 anni, che frequenta un liceo di Bologna ed è innamorato di Serena, finirà per mettersi nei guai per poter uscire con lei. Il ragazzo, infatti, sperimenterà le droghe e inizierà anche a venderle, ma un giorno ne darà una all’amico Mirco che morirà. Da questo momento in poi, Lele vivrà un vero e proprio calvario.
Anticipazioni «Vivere non è un gioco da ragazzi» prima puntata: Lele «provoca» la morte di Mirco
La prima puntata di «Vivere non è un gioco da ragazzi» si concentrerà sul protagonista Lele (interpretato da Riccardo De Rinaldis). Quest’ultimo è un bravo ragazzo di diciotto anni che vive nella periferia di Bologna, anche se frequenta un liceo del centro con i figli dei più ricchi della città. Il padre artigiano, che fa di tutto per non far mancare nulla alla famiglia, verrà truffato da un imprenditore e così si vedrà costretto ad abbassare la paghetta di Lele.
Lui, però, è innamorato di Serena, che gli sfugge per un suo problema segreto, ma vorrà uscire lo stesso con lei e per farlo arriverà a sperimentare le droghe. Non solo, Lele inizierà anche a vendere una pasticca a settimana per poter avere i soldi per le serate. Una sera, però, darà una pasticca all’amico Mirco, il quale, il giorno successivo, verrà trovato morto.
Lele si sente profondamente in colpa e vive un vero e proprio calvario
Nel proseguo della serata, Lele, dopo aver scoperto che Mirco è morto, si sentirà un assassino e vorrebbe confessare tutto. Il suo amico Pigi, che è figlio di un avvocato penalista, lo convincerà a non farlo. Lele, dunque, si ritroverà a fare i conti con la sua coscienza ed i tormenti dell’anima, ma dovrà fare fronte anche a pericoli concreti. Un ambiguo poliziotto, infatti, avrà dei sospetti su di lui e cercherà di farlo confessare.
Come se non bastasse, gli spacciatori da cui ha acquistato la pasticca minacceranno di ucciderlo se dovesse parlare. Infine, i suoi genitori, che già saranno alle prese con mille problemi, lo vedranno sparire in un tunnel fatto di angosce e paure di cui non potranno sapere nulla.
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