ESC 2024, fischi e ’free Palestina’ durante esibizione Israele: VIDEO

Pubblicato il 9 Maggio 2024 alle 12:30

Eden Golan fischiata e contestata durante le prove a Eurovision Song Contest: riuscirà ad esibirsi stasera oppure sarà fermata dalle polemiche? Il video incriminato e la reazione di EBU

ESC 2024, fischi e ’free Palestina’ durante esibizione Israele: VIDEO

La situazione a Eurovision Song Contest 2024 è tesa a causa delle reazioni suscitate dall’esibizione di Israele durante le prove per la seconda semifinale, in onda stasera giovedì 9 maggio 2024. La partecipazione di Israele al contest è stata oggetto di controversie a causa del conflitto in corso in Palestina. L’organizzazione ha esercitato pressioni affinché le canzoni presentate non contenessero riferimenti politici, in linea con lo spirito di unione dell’evento. Nonostante ciò, al termine dell’esibizione di Israele, si sono uditi fischi, urla e proteste, inclusi slogan come «Free Palestina».

Eden Golan, la cantante rappresentante di Israele, insieme al suo team, ha immediatamente lasciato il palco in seguito alle reazioni negative. Anche in sala stampa a Malmo, secondo quanto riportato da Eurofestival News, non ci sono stati applausi, ad eccezione di Israele.

Il regolamento dell’Eurovision Song Contest difende il diritto alla libertà di espressione e di manifestazione pacifica. Resta da vedere come questa situazione si evolverà durante la trasmissione in diretta mondiale di stasera. La reazione del pubblico e la gestione dell’evento da parte degli organizzatori potrebbero influenzare l’atmosfera e il clima generale di ESC 2024.

Esibizione di Israele a Eurovision 2024 stasera compressa dalle polemiche?

Alla vigilia della prima semifinale (QUI i paesi in finale e gli eliminati) la European Broadcasting Union (EBU), organizzatrice dell’Eurovision, ha rilasciato una dichiarazione riconoscendo la complessità della situazione, con la guerra in corso in Medio Oriente che ha influenzato il contest. La dichiarazione enfatizza il rispetto per le diverse opinioni, ma condanna fermamente gli attacchi online e le minacce di odio rivolte agli artisti, sottolineando che questi non hanno alcun ruolo nella decisione di includere Israele nel concorso. L’Ebu, inoltre, si impegna a fornire un ambiente sicuro e di supporto per tutti i partecipanti, il personale e i fan, promuovendo valori di rispetto, inclusività e comprensione sia online che offline. Ha invitato, infine, alla partecipazione in un dialogo rispettoso e costruttivo e a sostenere gli artisti che condividono la loro musica con il mondo, rimarcando che l’Eurovision è uno spettacolo di musica e intrattenimento.

L’esibizione della cantante israeliana potrebbe essere soggetta a contestazioni e reazioni durante l’Eurovision Song Contest stasera, considerando il clima di tensione e le posizioni divergenti riguardo alla partecipazione di Israele all’evento. Tuttavia, è difficile prevedere con certezza come reagirà la cantante di fronte a eventuali fischi, slogan o altre forme di protesta. Lascerà il palco oppure porterà al termine la sua performance? Sicuramente l’organizzazione dell’Eurovision e le autorità locali hanno predisposto misure di sicurezza e piani di gestione delle situazioni di emergenza per garantire il regolare svolgimento dell’evento e la protezione degli artisti e del pubblico.