Un posto al sole, Chiara Conti: «Lara mi sta insegnando la voglia di lottare»

Pubblicato il 21 Giugno 2021 alle 17:30

L’interprete di Lara Martinelli, nel corso di un’intervista a Tvpertutti, ha fatto il punto della situazione sul suo personaggio e ha raccontato aneddoti legati alla sua carriera e alla sua vita privata.

Un posto al sole, Chiara Conti: «Lara mi sta insegnando la voglia di lottare»

Tra le recenti new entry di Un posto al sole spicca sicuramente il personaggio di Lara Martinelli a cui presta il volto l’attrice Chiara Conti. Tvpertutti l’ha incontrata per un’intervista esclusiva e ci ha fornito importanti spunti di riflessione soprattutto sul rapporto tra Roberto e Lara. Scopriamo cosa ci ha raccontato.

Grazie innanzitutto per averci concesso questa intervista. Cominciamo subito dalla sua carriera professionale che spazia dal cinema alla televisione, senza tralasciare l’impegno teatrale. Quando ha capito di voler diventare attrice?

Fare l’attrice è qualcosa che ho sempre pensato di fare, qualcosa che ho sempre fatto e l’unica che avrei voluto fare fin da piccola. Ho fatto scuole straniere dove l’arte ha sempre avuto un ruolo importante, tu bambino sceglievi le tue arti. Ho iniziato a suonare il flauto traverso a 4 anni ed ho continuato fino a 20. Ho sempre amato la musica, lo trovo uno dei mezzi più efficaci per entrare in contatto con se stessi.

Ma è in teatro che mi sono sentita io. Ero molto timida e salire su quel palco per me era spesso una fatica. Il mio insegnante di allora, che insisteva a mettermi là sopra, mi disse: “Non devi avere paura del palco! Qui sopra puoi fare quello che vuoi, puoi ridere, piangere, parlare, stare zitta, urlare, saltare e nessuno ti dirà niente. Sei libera!”. Ecco, per me fare l’attrice non è solo vestire i panni di un’altra ed imparare qualcosa di nuovo dentro di me, ma è anche totale libertà. Io divento Stefania, Lara, Monica, Cosima, Clara e mi sento libera. E quella libertà è bellissima.

Chiara Conti, l’esordio a Non è la Rai e l’incontro con Franco Battiato

Il suo esordio in televisione è legato alla popolare trasmissione “Non è la Rai”: che ricordi ha di quella esperienza e quale è stata, secondo lei, la chiave del successo del programma di Gianni Boncompagni?

Non è la Rai è stato un programma geniale, per la sua struttura, per l’idea, per le 300 ragazzine che ballavano sorridenti ed ammiccanti. Un misto di innocenza e provocazione, in un primo pomeriggio dove tutti potevano guardare. Uno spettacolo in diretta che ammaliava un pubblico vastissimo. Il successo era proprio in questo: innocenza e provocazione. Vasco ci ha fatto una canzone!!! E non è poco.

Non è la Rai mi ha dato tanto. Mi ha insegnato il potere della televisione, la forza dello sguardo, la cognizione di un mezzo che sembra così freddo, ma che arriva invece così velocemente a tutti. E mi ha insegnato ad essere meno timida, a non aver paura. A giocare. Recitare in inglese è to play. Giocare. Ecco, il mio lavoro è un gioco di bambini che possiamo fare anche da grandi. Giocare al “se io fossi…” è bellissimo e liberatorio.

Nel suo lungo e variegato percorso artistico ha anche avuto il privilegio di lavorare accanto a Franco Battiato in Musikanten: qual è il ricordo più prezioso che ha di lui?

Con lui ho fatto due film ed un videoclip. Franco è stato uno degli incontri più belli e densi di questi anni. Una persona che mi ha insegnato e ribadito l’umiltà e l’apertura verso gli altri. Un uomo grande con gli occhi buoni e profondi e sinceri, che ti stringeva in un abbraccio stretto per farti sentire a casa. Ecco io con lui mi sono sempre sentita accolta. Ben voluta. Accettata in tutto. Era il mio compleanno, stavo a Marsala con mia mamma, improvvisamente vedo una locandina di un suo concerto proprio quella sera là. Lo chiamo. Ci invita al concerto in prima fila. E, senza che io dicessi niente, a metà concerto, parla di una persona speciale che festeggia il suo compleanno quella sera. Non sapevo parlasse di me. Ma poi mi ha chiamata e mi ha dedicato una canzone per me importantissima. Ho pianto di gioia. Questo era lui. Una persona piena di attenzioni, amore, generosità e semplicità in tutta la sua meravigliosa complessità.

Chiara Conti e l’ingresso ad Un posto al sole: «Ho fatto un selftape durante il lockdown»

Com’è approdata ad Un posto al sole?

Ho fatto un selftape durante il lockdown, a casa da sola col telefonino e senza le battute della spalla (impossibilitata ad averne una visto il periodo!). Per fortuna è andata bene!!

Ad Un posto al sole veste i panni di Lara Martinelli, una donna cinica, ambiziosa, calcolatrice, arrivista e spregiudicata, disposta a tutto pur di raggiungere i propri obiettivi. Come si è calata in questo ruolo così controverso e ricco di sfumature? Cosa ha in comune con il personaggio di Lara?

Lara è un personaggio che mi diverte tantissimo. È ambigua, determinata, piena di contraddizioni, ma anche passionale, combattiva, sofferente. Mi piace, mi sorprende. È bello scoprirla. È così diversa da me!!!! Mi sta insegnando la voglia di lottare, di non arrendersi. Mi aiuta a non cedere. Lei non lo fa. Ma mi piace anche il risvolto che sta prendendo adesso: si sta scoprendo più fragile, più umana. Forse per la prima volta innamorata. E l’amore a volte confonde e disorienta. Mi piace che da ambiziosa senza scrupoli si scopra più vulnerabile. Poi magari non sarà così, ma è quella che vedo io adesso. E le voglio bene.

Nel corso delle ultime puntate di Un posto al sole, Lara ha maturato un importante cambiamento di rotta e sembra decisa a proseguire il suo pericoloso doppio gioco alleandosi con Pietro Abbate, il nemico di Roberto Ferri. Cosa deve aspettarsi il pubblico in futuro dalla Martinelli? Sarà davvero decisa a tradire l’imprenditore?

Lara in questo momento è in lotta tra quello che è sempre stata e l’amore così nuovo e diverso per Roberto. Difficile capire quale parte prevarrà sull’altra. Vedremo.

Analizzando il complicato rapporto che intercorre tra Lara e Roberto non sfugge il coinvolgimento sentimentale di Lara nei confronti dell’uomo. Si può immaginare che il suo personaggio possa cambiare per amore? Soprattutto: una donna come Lara è in grado di amare davvero qualcuno?

È quello di cui ho parlato prima: Lara è ambigua, ha fatto quasi sempre tutto per interesse, ma sembra che davvero l’amore l’abbia fatta cambiare… riuscirà ad accettare quel cambiamento così forte e doloroso? Chissà. Penso comunque che stia cambiando grazie o a causa di Roberto. E che stia diventando più vera, ma questo comporta anche fragilità che lei non conosce e che magari detesterà o che magari la porteranno a commettere errori.

Lara incarna l’immagine di una donna pronta a sgomitare per affermare le proprie potenzialità e per fare carriera, a tratti senza scrupoli e priva di moralità; ne è un esempio la truffa ordita e portata avanti con Roberto Ferri per distruggere Marina Giordano e Fabrizio Rosato. Secondo lei, nella società attuale, ci sono donne come lei e come le giudica?

Ci sono donne e uomini come Lara. In un mondo così ambizioso, probabilmente arriva chi lotta di più. Al di là dei mezzi che usa. Non critico, perché se questo è il modo è perché alla base il principio è difettoso. Non sono per le scorrettezze ed i sotterfugi. Io sono per la preparazione e la bravura, ma forse sono fuori tempo.

Un posto al sole, Chiara Conti sul rapporto tra Marina e Lara: «Sono due donne che lottano»

Il pubblico di Un posto al sole è molto attento alla contrapposizione che si è creata tra Marina e Lara, due donne così diverse tra loro, ma forse inaspettatamente uguali. Secondo lei cosa hanno in comune e cosa, invece, le rende inconciliabili?

Sono due donne che lottano. E che vogliono tenersi quello che hanno conquistato. Con ogni mezzo. Ma sono due donne diverse e non paragonabili, due facce della stessa medaglia, ma comunque con due trascorsi e vissuti diversi.

Sappiamo che non può fornirci anticipazioni, ma è possibile ipotizzare che prima o poi Roberto possa ricambiare i sentimenti di Lara?

Speriamo!

Com’è stata accolta sul set della soap opera partenopea?

Benissimo. Sono felice di avere accanto colleghi attenti e affettuosi. Ci confidiamo, ridiamo e condividiamo tante cose. Quindi mi sento un po’ parte di una grande famiglia che mi fa sentire nel posto giusto. Riccardo (Polizzy Carbonelli ndr) è un partner attento e sempre vicino. E sono fortunata.

Che rapporto ha con i suoi fan e con i social network?

Mi fanno una grande gioia. L’affetto che ricevo mi emoziona così tanto… Vorrei rispondere a tutti e a volte non riesco e mi dispiace. Ma sono così felice di sentirli accanto!!

Oltre alla recitazione, lei è anche un’artista e di recente ha inaugurato una mostra con le sue opere. Quando è nata questa passione e da cosa trae ispirazione per le sue incisioni?

Ho sempre amato disegnare. L’incisione è venuta per caso due anni fa. Ma è un mezzo perfetto per me. La materia, il trapano con le sue punte, i graffi sull’alluminio mi aiutano a sfogarmi, a non pensare quando sono preoccupata. È un bellissimo sfogo. Incido e dipingo quello che voglio raccontare: dai sogni alla letteratura che amo, ai ricordi… tutto quello che ho bisogno di tirare fuori. Ed è fantastico poterlo fare.

Quali sono i suoi progetti per il futuro e come trascorrerà la sua estate?

Nel futuro spero di lavorare tanto ancora e di poter avere una famiglia mia che purtroppo ancora non è stato possibile avere. Vorrei stare in un posto accanto al mare. Napoli sarebbe perfetta. Vedremo. La mia estate sarà con i miei che vedo sempre troppo poco. E con il mare che è la mia vita.


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