Tony Effe escluso Capodanno Roma: ecco testi e canzoni nel mirino
Tony Effe escluso dal concerto di Capodanno a Roma per testi misogini. Scontro acceso su libertà artistica e responsabilità sociale
Tony Effe è al centro di una bufera dopo la decisione del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, di escluderlo dal concerto di Capodanno al Circo Massimo. La scelta, motivata dalla violenza e misoginia presenti in alcuni suoi brani, ha scatenato un acceso dibattito sulla libertà artistica e sulle responsabilità degli artisti verso il pubblico. La polemica si è ulteriormente intensificata con il ritiro di altri artisti, come Mahmood e Mara Sattei, in segno di solidarietà verso il collega.
Le canzoni di Tony Effe hanno spesso attirato critiche per l’immagine della donna che ne emerge: un mero oggetto s€ssu@le subordinato al potere maschile. Versi come quelli di DM, "Metti un guinzaglio alla tua ragazza ci vede e si comporta come una t...", rappresentano un esempio lampante dell’enfasi sulla fisicità femminile a discapito della personalità. Non meno problematici sono i testi di TVTB, dove canta: "Bitch, ogni giorno non mi lasciano libero (no). Le ordino da casa come Deliveroo".
Ancora più espliciti sono i versi di Magazine: "La tua tipa tra i miei seguaci mi vede e dopo apre le gambe la sc*po e poi si mette a piangere…", e quelli di Dopo le 4: "Ti sputo in faccia solo per condire il sesso / Ti chiamo ’puttana’ solo perché me l’hai chiesto / Ti sbavo il trucco, che senza stai pure meglio / Ti piace solamente quando divento violento".
Questi testi sottolineano un’oggettificazione costante delle donne, concentrate esclusivamente sulle loro prestazioni s€ssu@li e spesso soggette a dinamiche di controllo o disprezzo. Lo stesso tono di superiorità machista emerge in Mi Piace, brano in collaborazione con Sfera Ebbasta, dove Tony Effe canta: "Lei la comando con un joystick (Uoh) Non mi piace quando parla troppo (Troppo) Le tappo la bocca e me la fott–, shh (Seh)". In P, un altro brano controverso, si legge: "Sono Tony, non ti guardo nemmeno a novanta così neanche ti vedo / mi dici che sono un tipo violento però vieni solo quando ti meno".
Tony Effe escluso Capodanno Roma: libertà di espressione o responsabilità artistica?
La decisione di escludere Tony Effe dal concerto di Capodanno a Roma ha riacceso il dibattito sul confine tra libertà di espressione e responsabilità degli artisti. Mentre i suoi detrattori sottolineano la necessità di evitare la normalizzazione di messaggi violenti e misogini, i sostenitori del rapper parlano di linguaggio ironico e iperbolico, caratteristiche del genere trap.
Secondo alcuni critici musicali, i testi di Tony Effe vanno interpretati come una rappresentazione estrema e stilizzata della vita di strada, lontana dall’intento di promuovere comportamenti reali. In un contesto pubblico come quello di un concerto al Circo Massimo, il peso delle parole e l’impatto sul pubblico, soprattutto sui giovani, non possono essere ignorati.
La scelta del sindaco di Roma ha avuto ripercussioni immediate sul programma dell’evento. Mahmood e Mara Sattei hanno deciso di ritirarsi in segno di protesta contro l’esclusione di Tony Effe. Entrambi hanno espresso il proprio disappunto attraverso i social, sottolineando l’importanza della libertà artistica e della pluralità di espressione. A loro si sono aggiunti molti cantanti appartenenti alla Universal, casa discografica di Tony Effe, che hanno parlato di censura.
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