Napoleone - Nel nome dell’arte: il docufilm in onda il 28 dicembre

Pubblicato il 27 Dicembre 2021 alle 14:00

Il docufilm Napoleone - Nel nome dell’arte verrà trasmesso in prima visione assoluta martedì 28 dicembre, in seconda serata, su Canale 5.

Napoleone - Nel nome dell’arte: il docufilm in onda il 28 dicembre

Napoleone - Nel nome dell’arte, docufilm prodotto da 3D PRODUZIONI e NEXO DIGITAL e realizzato con la collaborazione del MIC (Ministero della Cultura), è uno dei prodotti offerti da Mediaset nel proprio ricco palinsesto di Natale. Questo docufilm andrà in onda in prima visione assoluta su martedì 28 dicembre. Napoleone - Nel nome dell’arte sarà trasmesso in seconda serata su Canale 5, subito dopo il debutto della serie Sissi.

Napoleone - Nel nome dell’arte: una prima visione assoluta di Canale 5

Uno dei prodotti più attesi del palinsesto natalizio di Mediaset è di certo lo straordinario docufilm Napoleone - Nel nome dell’arte. Sceneggiato da Didi Gnocchi e Matteo Moneta con la regia di Giovanni Piscaglia, questo prodotto racconta la storia di Napoleone nei più minimi dettagli.

Il volto e la voce narrante del docufilm è Jeremy Irons, attore conosciuto in tutto il mondo e vincitore del Premio Oscar. Sarà proprio lui a portarci all’interno della Biblioteca Braidense e del Duomo di Milano dove ci sarà un’orchestra che suonerà per la prima volta il Te Deum dell’incoronazione di Napoleone Bonaparte.

Durante il docufilm impareremo a conoscere meglio tutte le vicende che hanno avuto come protagonista Napoleone. Si tratta di una ricostruzione storica attenta ai dettagli che consente agli spettatori di riflettere e attualizzare le questioni affrontate. Il rapporto tra potere e immagine, mediato dall’arte, sarà di certo al centro di questo prodotto.

Importanti testimonianze nel docufilm Napoleone - Nel nome dell’arte

Nel corso di questo docufilm ci saranno numerose testimonianze autorevoli che permetteranno di ripercorre alcuni momenti della vita di Napoleone. Tra i volti più rilevanti che si sono prestati a dare una loro testimonianza ci sono:

  • Luigi Mascilli Migliorini (storico, Università di Napoli, direttore della rivista italiana di studi napoleonici)
  • Salvatore Settis (archeologo, storico dell’arte, Presidente del Consiglio Scientifico del Louvre)
  • Charles Bonaparte (ultimo discendente della famiglia Bonaparte)
  • James Bradburne (direttore Pinacoteca di Brera)
  • Ilaria Sgarbozza (storica dell’arte)
  • Cynthia Saltzman (storica dell’arte e scrittrice)
  • Adriàn Almoguera (storico dell’architettura)
  • Giuseppe Massimo Battaglini (storico)
  • Ernesto Ferrero (scrittore, autore del romanzo “N”, premio Strega 2000)
  • Jean-Luc Martinez (presidente-direttore Museo del Louvre)
  • Assem El-Dessouki (storico dell’Egitto Moderno)
  • Aude Semat (dipartimento di Arte Egizia, Metropolitan Museum, New York)
  • Alberto Antonio Banti (storico, Università di Pisa)
  • Peter Hicks e Chantal Prévot (storici, Fondation Napoléon)
  • Christophe Beyeler (conservatore capo Musée Napoléon Ier, Fontainebleau)
  • Marco Pupillo (curatore Museo Napoleonico, Roma)
  • Licia Sirch (musicologa, Centro documentazione Residenze Reali Lombarde)
  • Marco Belpoliti (scrittore)
  • Lucia Miazzo (restauratrice)
  • Vittorio Lingiardi (psicoanalista)
  • Benedetto Luigi Compagnoni (direttore Archivio di Stato Milano)