Michele Merlo, superperizia contro medico di base: si indaga per omicidio

"Avrebbe potuto salvarsi se solo la prima diagnosi fatta fosse stata corretta": è questo l’esito della superperizia disposta dal gip di Vicenza sulla morte di Michele Merlo. L’ex cantante di Amici di Maria De Filippi, quindi, avrebbe avuto maggiori possibilità di continuare a vivere se la leucemia fosse stata diagnosticata in tempo. I periti si sono scagliati contro il medico di base e adesso si indaga per omicidio colposo.

Da un anno, ormai, la famiglia di Michele Merlo sta cercando di scoprire se il figlio con una diagnosi tempestiva si sarebbe potuto salvare. L’inchiesta ha portato solo a risposte affermative se, naturalmente, il medico avesse capito che c’era qualcosa che non andava e avesse invitato Mike Bird ad eseguire delle analisi del sangue.

Michele Merlo morto per negligenza: il medico si difende

Nonostante le probabilità piuttosto alte di cui i medici scrivono oggi, è impossibile sapere con certezza assoluta quale sarebbe stato il decorso della malattia di Michele Merlo. Non ci sono effetti a breve termine per le cure contro la leucemia. Sarà il gip a decidere se l’accusa di omicidio colposo al medico di base potrà fronteggiare questa incertezza. Il dottor Vitaliano, intanto, si è difeso dicendo che fu l’artista di Amici di Maria De Filippi a riferire di aver preso un colpo durante un trasloco.

Dall’autopsia, intanto, è emerso che se la terapia fosse stata somministrata nei giorni successivi al controllo, il cantante avrebbe avuto tra il 79 e l’87% di sopravvivere. La superperizia verrà discussa il prossimo 26 settembre. Quali saranno le future decisioni?

Michele Merlo morto: il padre Domenico continua ad urlare giustizia

Come riporta La Repubblica, il padre di Mike Bird ha fatto sapere tramite il suo legale che la notizia che c’è un indagato per la morte del figlio non migliora la situazione in cui si trova, ma il fatto che la Procura abbia individuato un possibile responsabile significa che si stanno facendo accertamenti: "Se qualcuno ha sbagliato, va punito". Ciò che è successo a Michele Merlo è il frutto di una sanità che non funziona.

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