Concerto Primo Maggio inquadrato simbolo fascista e Morgan sfumato (FOTO)
Non una, non due ma ben tre volte è stato inquadrata una maglia con un simbolo fascista al Concertone del Primo Maggio. Inoltre Morgan è stato sfumato ma non si tratta di censura
Nonostante la magistrale performance alla conduzione di Noemi, Ermal Meta e BigMama, ecco che il Concertone del Primo Maggio su Rai3 si sta trasformando in polemica. Partito alle 15:15 in diretta dal Circo Massimo di Roma, con notevoli problemi tecnici a causa delle condizioni meteo avverse e buona musica, sui social non mancano le critiche. Per tre volte la regia del Concertone ha inquadrato nel pubblico un ragazzo che indossa una maglietta con un simbolo fascista. Il simbolo in questione è il fascio littorio che nell’Antica Roma indicava l’arma portata dai littori che proteggevano il rex. In seguito venne ripreso come simbolo nell’araldica da movimenti e ideologie politiche e poi dal fascismo che nel 1926 rese il fascio littorio parte dello stemma del Regno d’Italia. Questo è stato il simbolo della dittatura di Mussolini ed è apparso anche sulla bandiera di guerra della Repubblica Sociale Italiana durante il secondo conflitto mondiale.
Concertone Primo Maggio, vietati i monologhi e Morgan sfumato
Grandi artisti del panorama musicale italiano, dagli emergenti ai famosissimi anche a livello internazionale, hanno calcato il palco del Concertone del Primo Maggio (QUI la scaletta completa con ordine di uscita e orari). Vietati tutti i monologhi e qui, pare palese, che ci sia lo zampino di Rai Meloni per evitare fuori programma durante la manifestazione. Ecco che il famosissimo Concertone si è trasformato in una sorta di Festival di Sanremo in cui le uniche considerazioni dei cantanti sono possibili solo tramite i testi delle loro canzoni. A fare un’eccezione è stato Morgan la cui esibizione è stata sfumata. Nessuna censura, per fortuna. Il cantante, dopo la sua performance, ha preso più del tempo del dovuto ma la linea doveva essere ceduta al TG3.
L’artista, molto apprezzato dal governo Meloni, si è scagliato contro il mercato squalo e la musica "dei rutti". Ha letto un elogio alla musica italiana amata in tutto il mondo e ha lanciato un appello perché la politica aumenti la sua considerazione della musica. "Oggi è un giorno di festa perché i lavoratori festeggiano e io voglio ringraziare tutte le persone che stanno lavorando a questo spettacolo. Sono persone che hanno studiato che non hanno nessun tipo di tutela legale in questo paese. Perché gli artisti non sono per niente considerati, non vengono rispettati dalla politica. Dalla politica no ma dal popolo sì perché restare senza musica è fare una vita peggiore".
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