Barbara d’Urso offesa, Naike Rivelli condannata: Ornella Muti replica
Il tribunale ha condannato Naike Rivelli per le offese fatte sui social nei confronti di Barbara d’Urso: cosa succede ora. Ornella Muti rompe il silenzio sulla vicenda giudiziaria
Il tribunale di Alessandria ha emesso una sentenza in cui Naike Rivelli è stata condannata per diffamazione nei confronti di Barbara d’Urso. La questione è emersa a seguito di due video pubblicati dalla figlia di Ornella Muti su Instagram nel 2019, nei quali insinuava che il successo professionale della conduttrice fosse attribuibile a favoritismi di natura sessuale, piuttosto che a reali capacità lavorative.
La condanna ha sollevato le polemiche, non solo per il merito della sentenza, ma anche per le implicazioni riguardanti la libertà di espressione. Naike Rivelli ha sempre sostenuto di non voler offendere Barbara, ma piuttosto di criticare un modello televisivo rappresentato fino alla cacciata da Mediaset dalla d’Urso. Tuttavia, il giudice Maria Teresa Guaschino ha ritenuto che le affermazioni della Rivelli fossero lesive della reputazione della conduttrice, infliggendo una multa di 800 euro, la quale sarà sospesa a condizione che venga pagata entro un anno dal passaggio in giudicato.
Il pubblico ministero Andrea Ratti aveva richiesto una pena ben più severa, indicando che le frasi pronunciate da Naika Rivelli avevano un impatto offensivo sia a livello professionale che personale. Questa disparità tra le richieste del PM e la decisione del giudice ha riacceso il dibattito sul confine tra critica legittima e diffamazione, rendendo ancora più urgente la questione della libertà di espressione in un contesto mediatico sempre più polarizzato.
Naike Rivelli condannata: Ornella Muti tira frecciata a Barbara d’Urso
Ornella Muti non ha tardato a schierarsi al fianco della figlia, rilasciando un’intervista a MowMag per esprimere il suo sostegno. Secondo l’attrice, il tribunale ha parzialmente riconosciuto la non colpevolezza di Naike riguardo ai commenti relativi a una diretta di Barbara d’Urso su un’intervista di Silvio Berlusconi, evidenziando l’importanza di garantire la libertà di espressione.
Nonostante il primo esito, la battaglia legale non è finita. La famiglia Rivelli ha già annunciato l’intenzione di impugnare la sentenza, cercando di ribadire il diritto alla libertà di opinione. Ornella Muti ha sottolineato l’importanza di una rappresentazione equilibrata della vicenda da parte dei media, lamentando che alcuni articoli abbiano enfatizzato solo gli aspetti negativi della sentenza.
Questa controversia ha radici più profonde, come evidenziato dalla Muti stessa, che ha rivelato che la denuncia che ha innescato il procedimento giudiziario è stata presentata da una donna che, in TV, si era spacciata per una sua amica intima: «Mi dispiace molto che tutta questa vicenda sia nata da una denuncia di una signora».
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