Ascolti Amadeus NOVE: Chissà Chi È e Music Party flop ma no ai funerali
Focus ascolti tv di ieri: come è andato il debutto di Amadeus sul NOVE? Ecco cosa dicono i dati Auditel. Analisi e recensione di Chissà Chi È e Suzuki Music Party e tentativo di boicottaggio della Rai
Finalmente è arrivato anche il momento per il debutto di Amadeus sul NOVE, con una doppia serata alla conduzione, Chissà Chi È e Suzuki Music Party. Un esordio attesissimo, che ha visto il conduttore spostarsi su una rete minore ma con un carico di aspettative elevatissime, dopo l’addio alla Rai, sia da parte del pubblico che della critica. Ma com’è andata davvero? Valeva l’attesa o ci troviamo davanti a una riproposizione senza verve?
Gli ascolti tv di ieri, domenica 22 settembre 2024, hanno registrato per Chissà Chi È sul NOVE 926.000 telespettatori, 5.2% di share. Numeri che non hanno scalfito per niente, almeno per ora, Affari Tuoi con Stefano De Martino su Rai1. Come già annunciato prima della messa in onda, la puntata è stata caratterizzata da pacchi rossi molto alti (una casualità?) conquistando 4.467.000 telespettatori e il 25% di share. In simulcast su tutti i canali Discovery, Amadeus ha sfiorato il 9% di share con 1.561.000 spettatori. Gli ascolti di Suzuki Music Party sul NOVE sono stati leggermente inferiori ai Soliti Ignoti: 628.000 telespettatori per uno share del 4.6%; in simulcast un milione di telespettatori e il 7.1% di share.
Non possiamo certo decretare un fallimento per Amadeus al suo debutto a Discovery. Il pubblico si conquista con il tempo, e la vera sfida sta proprio nel modificare le abitudini degli spettatori, una trasformazione che richiede pazienza e strategie a lungo termine. Ma Discovery può considerarsi soddisfatta dei risultati ottenuti? Il conduttore ha superato il milione di spettatori, anche se distribuiti su più canali del gruppo, dimostrando che c’è un potenziale pubblico da conquistare. È chiaro che ci si aspettava qualcosa di più, soprattutto per quanto riguarda il canale NOVE. La speranza era di ottenere numeri più vicini a quelli di Che Tempo Che Fa, ma il risultato, pur positivo, non ha raggiunto quelle vette. Il vero test sarà mantenere e far crescere l’interesse degli spettatori nelle settimane a venire.
Chissà Chi È sul NOVE: Amadeus continua il successo de I Soliti Ignoti
Partiamo da Chissà Chi È, l’atteso game show che ha occupato l’access prime time di NOVE. È chiaro fin dall’inizio che si tratta di una riedizione del collaudato format de I Soliti Ignoti, il quiz che Amadeus ha condotto per anni su Rai1. Il meccanismo è sempre lo stesso: i concorrenti devono indovinare le professioni di otto persone, cercando di accumulare più montepremi possibile. Alla fine, come ciliegina, c’è l’associazione con il parente misterioso. Quali sono le novità? A malapena percettibili: la possibilità di vedere gli otto partecipanti di profilo al costo di una decurtazione del 20% del montepremi e l’altezza del parente come nuovo indizio oltre che l’accostamento dei concorrenti al misterioso per 5 secondi una volta svelata la propria identità.
Chissà Chi È non fa altro che replicare I Soliti Ignoti con poche differenze. La vera domanda è: ne avevamo bisogno? Il pubblico si è trovato di fronte a un déjà vu, con un conduttore che ha brillato come sempre per simpatia e professionalità, ma che non ha potuto evitare l’impressione di essere intrappolato in una zona di comfort. Sembrava di stare guardando il programma su Rai1, ma con miglioramenti dal punto di vista delle luci e della scenografia. A dare una piccola scossa ci hanno pensato Lillo tra i partecipanti e Ilenia Pastorelli che ha fatto capolino per promuovere Suzuki Music Party.
Suzuki Music Party riuscito sul NOVE nonostante l’ombra di Sanremo
Dopo Chissà Chi È, è stato il turno del Suzuki Music Party, descritto come una festa della musica, con 15 brani inediti presentati in prima assoluta. Amadeus, insieme a Ilenia Pastorelli e il DJ Massimo Alberti, ha guidato una maratona musicale che ha visto alternarsi sul palco volti noti della scena musicale italiana, tra cui Tananai, Emma, Fiorella Mannoia e Achille Lauro.
Eppure, nonostante la grande parata di star, l’evento non è riuscito a scrollarsi di dosso l’etichetta di piccolo Sanremo. C’è stato un certo sforzo per differenziarlo dal Festival, ma l’ombra dell’Ariston è stata troppo grande per essere ignorata. L’assenza di una competizione, di cover e di momenti davvero indimenticabili ha reso lo show una lunga successione di esibizioni. Certo, ci sono stati momenti intensi come Ornella Vanoni che ha festeggiato i suoi 90 anni sul palco, ma nel complesso la serata è mancata di quell’energia che rende gli eventi musicali davvero imperdibili.
Boicottaggio della Rai per frenare debutto Amadeus sul NOVE
In tutto questo, la Rai non è stata a guardare. Pochi minuti prima del debutto di Amadeus, il tg1 ha mandato in onda un annuncio bluff di Carlo Conti riguardante Sanremo 2025. Intervento vuoto, che non ha portato novità sostanziali, ma che è sembrato un tentativo evidente di distogliere l’attenzione dal debutto di Amadeus su NOVE. Un segnale di nervosismo da parte della Rai, che ha voluto ribadire la sua supremazia sul fronte televisivo?
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